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Perché la Gallina svizzera è una razza rappresentativa della pollicoltura nazionale al di là dei colori bianco e rosso che la caratterizzano?

La Gallina svizzera è una razza di selezione risalente agli inizi del Novecento che deve il suo nome al piumaggio bianco e alla cresta rossa, proprio come i colori nazionali. Frugale e robusta, resistente e longeva, divenne molto popolare durante il periodo bellico grazie alla sua duplice attitudine. Si distingue infatti per la buona produzione sia di carne che di uova: i galli si possono mettere all’ingrasso, le galline sono buone ovaiole. Dopo la metà del Novecento, questa razza fu però soppiantata da quelle ibride selezionate per un unico scopo e perlopiù destinate all’allevamento intensivo. Le sue vicissitudini riflettono il generale andamento della pollicoltura nel corso del XX secolo, dove si è passati dall’allevamento come mezzo di sussistenza a un allevamento su ampia scala, vieppiù specializzato e remunerativo.
Dopo aver rischiato l’estinzione sul finire del Novecento, la Gallina svizzera sopravvive oggi grazie all’intervento di ProSpecieRara che ne promuove tuttora il ripopolamento.

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